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La Villa romana di Baronissi

Nel cuore della Valle dell’Irno, a pochi chilometri da Salerno, nella frazione di Sava di Baronissi, al di sotto della Chiesa di Sant’Agnese, insiste un interessante complesso archeologico, meglio noto come Villa romana.

Si tratta di un’importante villa rustica edificata in età tardo repubblicana e decorosamente ampliata nel I sec d.C., emersa dagli scavi del 1961 condotti dalla Direzione dei Musei Provinciali di Salerno.

L’intero complesso, costruito nei pressi di una via consolare, corrisponde attualmente all’area della sovrastante chiesa di Sant’Agnese, realizzata nel XIV secolo.

Del complesso originario, un tempo a due piani, rimangono gli ambienti del piano inferiore che si dispongono intorno ad un importante e suggestivo criptoportico. Della fase romana sono ancora visibili paramenti murari in opus reticulatum in tufo locale e tracce di un antico soffitto a cassettoni.

La struttura nata come praedium rustico, divenne, in età paleocristiana, un coemeterium, un luogo sepoltura, il cimitero delle prime comunità cristiane locali; ancora oggi, la villa, è popolarmente conosciuta con il nome di “catacombe”.

Lungo il criptoportico si aprono diversi ambienti, un tempo servili, poi trasformati in epoca medioevale in cappelle gentilizie; all’interno si possono ammirare interessanti pitture murali, tutte ascrivibili alla metà del Quattrocento.

Tra queste, spicca la Cappella di San Giovanni, una piccola sala voltata a crociera e adorna di un meraviglioso polittico nel quale è ancora ben visibile la scena dell’Imposizione del nome al Battista, qui il tratto pittorico raggiunge picchi di estrema raffinatezza.

Scena dell’Imposizione del nome al Battista

Diverse sono le rappresentazioni pittoriche presenti in villa, compare anche la Santa martire Caterina Alessandrina, la protettrice della Scuola Medica Salernitana, raffigurata con la ruota dentata (simbolo del suo martirio). Nella villa sono presenti anche tre raffigurazioni dell’Arcangelo Michele, l’angelo supremo delle milizie celesti, a testimonianza di un culto molto sentito nell’area e un San Leonardo.

Purtroppo non si conoscono i nomi degli artisti che hanno realizzato tali opere ma si evincono i nomi dei committenti, rappresentati inginocchiati in preghiera, ai piedi del Santo (come nella Cappella di San Michele).

Dal 2013, a seguito di una convenzione con la Soprintendenza Archeologica di Salerno, il sito è gestito dall’associazione culturale Archeologando Intour che si occupa della valorizzazione culturale e delle visite guidate all’interno del complesso; l’associazione ha anche promosso una campagna di sensibilizzazione di raccolta fondi #salviamogliaffreschidellavilla per il recupero e la salvaguardia delle pitture presenti in villa purtroppo in precario stato di conservazione.

La villa romana è davvero un luogo unico nella Valle dell’Irno, una sorpresa per chiunque varchi quell’ingresso. Visitare la Villa romana è un po’ come entrare in un luogo onirico, un luogo sognato, è una capsula del tempo, in cui tutto è così magicamente sospeso. E’ un piccolo grande gioiello, un contenitore di tesori che ha ancora tanto da raccontare e che vale la pena di visitare…almeno una volta nella vita.

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