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Palazzo D’Avossa

Palazzo d’Avossa a Salerno è situato in via delle Botteghelle. Scendendo l’antica stradina ci si imbatte in diversi portali di notevoli dimensioni, dietro i quali si aprono ampie corti, dalle quali si accede ad antichi palazzi. Il più importante della zona è senza dubbio Palazzo d’Avossa. Quindi nella serie di cosa vedere a Salerno non può mancare questo edificio.

Il più grande del Centro Storico

Il Palazzo è il più grande edificio storico dell’antica Salerno. Si estende infatti per un’area di circa 1.330 metri quadrati, coperti da quattro piani che raggiungono un’altezza di circa 20 metri sopra il livello di via delle Botteghelle. Poco conosciuto da molti salernitani, attrae però subito l’attenzione, grazie al portone che è quasi sempre spalancato. Perciò questa è la Salerno da vedere.
La conformazione è quella originale

Di costruzione seicentesca, subì gravi danni nel corso dei terremoti verificatisi a Salerno nel 1685, 1688 e 1694. Quindi nel secolo successivo l’architetto Ferdinando Sanfelice operò una completa ristrutturazione dell’edificio in stile barocco campano. Il palazzo è composto da due fabbricati autonomi separati da un vicolo, collegati con passetti. Il primo scavalco si sviluppa al primo e al secondo piano in corrispondenza di un vicolo secondario, il secondo con una analoga struttura che da vita ad una terrazza monumentale estesa fino a via Dei Mercanti.

L’interno di alcuni appartamento è molto bello e rispecchia, in un certo qual modo, quelli originali. Noi abbiamo potuto ammirarli solo in foto.
Palazzo d’Avossa a Salerno e il suo maestoso portale

Ciò che subito attrae chi passa per via Botteghelle, è certamente il maestoso portale d’ingresso, sormontato dallo stemma dei D’Avossa.

La famiglia d’Avossa

In origine di proprietà della nobile famiglia Della Calce, Patrizi Salentini, venne ceduto il 6 ottobre del 1785 dalla vedova di Don Prospero Della Calce, Donna Batrice Pagano, ai fratelli Don Diego e Don Michele d’Avossa di Bergara.

Lo stemma dei Della Calce, che sormontava il portone principale, venne così sostituito da quello dei d’Avossa, famiglia patrizia e ramo italiano dei Marchesi Abos di Bergara, originari della città di Tramacastilla (Aragona), giunta a Salerno nel XVI secolo.

Dal 1851 al 1865 trova sede in un’ala del palazzo la “Real Casina de’ Nobili di Salerno”, poi trasferita a palazzo Genovese.

Nel 1944 vi trovarono sede alcuni Uffici del Governo Provvisorio del Regno del Sud con Salerno capitale.

In epoca recente, dal 1980 al 2011 Palazzo d’Avossa a Salerno è stata sede della Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico, artistico e demoetnoantropologico di Salerno e Avellino.

In ultimo, dal gennaio 2012 è sede di alcuni uffici della Provincia di Salerno.

Fra le personalità ospitate nel corso della plurisecolare storia del palazzo, si ricordano:

1755: Carlo III di Spagna, che qui dimorava quando pernottava in città, di ritorno dalla riserva di caccia di Persano.
18 maggio 1809: Gioacchino Murat, Re di Napoli.
6 settembre 1860: Giuseppe Garibaldi, eroe nazionale del Risorgimento.

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